Descrizione
Si conferma oggetto di studi e ricerche scientifiche anche in campo artistico, il Sacro Velo di Manoppello. Promosso dall’Università Uken di Cracovia, in collaborazione con il Convento dei Frati Minori Cappuccini, ha preso il via oggi, venerdì 2 maggio, a Manoppello il convegno internazionale “La metafisica dell'immagine. L’abbondanza della trasparenza ossia sul valore sinestetico dell'opera” in programma anche domani sabato 3 maggio. Si tratta di un forum unico nel suo genere che ha richiamato in città, anche per il suo carattere interdisciplinare, decine di studiosi polacchi e che sarà accompagnato da una mostra dal titolo “Faccia a faccia”.
Oggi l’avvio, nella sala convegni della Casa del Pellegrino, con il saluto del preside della Facoltà d’Arte dell’Università di Cracovia Lukasz Murzyn e del rettore della Basilica padre Antonio Gentili che ha ricordato l’impegno dei frati minori Cappuccini che da oltre 400 anni custodiscono il Sacro Velo: “siamo una piccola realtà impegnata in un missione nel mondo”. Nel corso della mattinata, anche grazie alla proiezione di un filmato realizzato da Antonio Bini e Stefano Falco, è stata ricordata la figura del padre gesuita Heinrich Pfeiffer, già professore di Storia dell’Arte dell’Università Gregoriana di Roma, che, negli anni Novanta, ha dato suo contributo fondamentale alle ricerche sul Velo di Manoppello, identificato con la Veronica. “Aver introdotto le giornate di studi che hanno portato a Manoppello decine di studiosi e fedeli – ha detto il sindaco Giorgio De Luca che ha portato il suo saluto al convegno internazionale – mi riempie d’orgoglio. È bello constatare come la reliquia custodita nella nostra basilica continua a destare l’interesse di tanti studiosi nel mondo”.
Al convegno erano presenti anche padre Carmine Cucinelli, già rettore del santuario e suor Blandina Paschalis, la religiosa trappista che vive in eremitaggio a Manoppello.
“L’incontro – ha aggiunto il primo cittadino – è stata anche l’occasione per ricordare padre Heinrich Pfeiffer, venuto a mancare nel 2021, tra i più autorevoli conoscitori al mondo di arte cristiana, e in particolare della rappresentazione del Volto di Gesù, che guidò pioneristici studi sul Sacro Velo conservato dai frati Cappuccini Manoppello, dimostrò che “Volto Santo è identico alla Veronica romana” e a favorì il pellegrinaggio di papa Benedetto XVI a Manoppello il 1° settembre del 2006. Ricordo Padre Pfeiffer con grande commozione: ci conoscemmo proprio a Manoppello, dove venne per la prima volta nel 1986 – ha detto ancora De Luca – cordiale, affabile, incline all’ascolto, si fece amare subito non solo per la sua immensa cultura, ma anche per le sue qualità umane. Nel 1999 gli conferimmo la cittadinanza onoraria di Manoppello, ne fu felicissimo perché era davvero entrato a far parte della nostra comunità. Mi ripeteva sempre “avete un tesoro in mano che prima o poi esploderà con tutta la sua bellezza” e ancora “Il Volto Santo è una sfida alla ragione umana”.
Tra i temi trattati nella due giorni, i contesti storici e contemporanei del Volto Santo di Manoppello e l'influenza del secolare patrimonio culturale e religioso che questa immagine ha esercitato sull'iconografia del cristianesimo e il ruolo che può svolgere oggi.
Più conosciuto dopo il primo settembre 2006, data della visita di papa Benedetto XVI, la Basilica del Volto richiama pellegrini da tutto il mondo, dalla Polonia alla Germania, dagli Usa alle Filippine. Un flusso continuo con migliaia di persone che arrivano a Manoppello ogni settimana, cresciuto nell’anno giubilare.
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Ultimo aggiornamento: 2 maggio 2025, 13:21