Entrare nelle scuole e trasformare gli immobili pubblici dismessi in luoghi di interscambio e ostelli della gioventù per i giovani italiani e belgi”

Il sindaco De Luca: il ricordo di Marcinelle diventi memoria viva

Data di pubblicazione:
09 Agosto 2023
Entrare nelle scuole e trasformare gli immobili pubblici dismessi in luoghi di interscambio e ostelli della gioventù per i giovani italiani e belgi”

Promuovere attività concrete e ripetute nel tempo, entrare nelle scuole, trasformare le sedi comunali dismesse in luoghi di interscambio, cooperazione giovanile e ostelli della gioventù. “Torniamo in Italia dal Belgio non solo con la consapevolezza di aver vissuto emozioni irripetibili che superano il valore della commemorazione, ma anche con la convinzione che Marcinelle appartiene al nostro vissuto di comunità e che bisogna continuare a lavorare perché il ricordo della tragedia si faccia memoria viva”. Così il sindaco di Manoppello Giorgio De Luca che, con il presidente del Consiglio Comunale Davide Iezzi, ha partecipato ieri a Charleroi, nell’ex sito minerario belga del Bois di Cazier, alla commemorazione annuale dell’8 agosto 1956, aperta dai 262 rintocchi di campana in ricordo delle vittime, scoccati proprio alle 8.10, ora in cui si consumò la tragedia 67 anni fa.

 

Giorgio De Luca e Davide Iezzi hanno incontrato, fra gli altri, le autorità del Belgio, il vicepresidente del Consiglio e ministro degli Esteri Antonio Tajani, la regina Paola di Liegi del Belgio e gli amministratori della municipalità di Charleroi e hanno portato il saluto dei manoppellesi.

 

Ricordare oggi le vittime del Bois du Cazier - ha detto il sindaco Giorgio De Luca - significa certamente fare un’analisi critica sulle logiche di sfruttamento e i rischi sul lavoro, ma anche inquadrare le migrazioni del passato e del presente in una prospettiva culturale unitaria che arrivi ai giovani. I testimoni vanno via via scomparendo: ormai siamo alla quarta generazione di quei migranti che partirono dall’Italia per cercare lavoro nelle miniere del Belgio. Alcune settimane fa, a Manoppello è venuta a mancare recentemente Maria Di Valerio, che rimase vedova di Marcinelle a soli 18 anni – ha ricordato De Luca - e sono sempre meno i testimoni diretti di quella triste storia come la nostra concittadina Lucia Romasco, che perse il marito Santino Di Donato quando aveva 21 anni e un bimbo di soli venti mesi da crescere. Manoppello, città martire per aver perso 22 minatori a mille metri di profondità, si candida per essere al centro un ideale gemellaggio che la leghi agli altri 63 comuni italiani che persero i propri figli in Belgio. Con il Comune belga di Charleroi e la Regione Abruzzo vogliamo lavorare per promuovere attività di conoscenza e progetti concreti, e ripetuti nel tempo, che ci permettano di entrare nelle scuole. Fra le nostre proposte – ha aggiunto il primo cittadino – anche di trasformare gli immobili pubblici in vere e proprie cittadelle della cultura, luoghi di interscambio e cooperazione giovanile, con possibilità di realizzarvi anche ostelli della gioventù. Strutture ricettive per studenti e giovani provenienti dall’estero, magari anche gli stessi pronipoti di quei migranti del secolo scorso, interessati a conoscere, unitamente alla storia ed alle vicende legate alla migrazione italiane del dopoguerra, il patrimonio naturalistico, architettonico e monumentale del territorio. Tornerò infine a chiedere che la cappella in cui riposano i minatori nel cimitero comunale di Manoppello diventi monumento nazionale”.

 

Una proposta riecheggiata anche ieri a Manoppello, in piazza Caduti di Marcinelle alla presenza fra gli altri della consigliera del Comune di Charleroi del Bois du Cazier Line Manouvrier e Jean-Louis Delaet, direttore, fino ad aprile scorso, del Bois du Cazier, ex miniera e luogo della memoria, riconosciuto patrimonio mondiale Unesco nel 2012 e di una delegazione del Trentino Alto Adige guidata da Giovanna Chiarani, sindaca del Comune di Drena, Ginetta Santoni, assessora alla Cultura del Comune di Dro e Sebastiano Matteotti, presidente della Pro Loco Sant’Antonio Dro APS.

 

“Oggi celebriamo con devozione le vittime di un disastro nazionale, esprimiamo vicinanza ai familiari dei caduti, ma, nel contempo, abbiamo il dovere di consegnare al futuro questo patrimonio imprescindibile di testimonianze, e dobbiamo farlo rinvolgendoci alle giovani generazione, entrando nelle scuole ­– ha detto ieri il vicesindaco Giulia De Lellis da piazza Caduti Marcinelle a Manoppello - Non sarà mai sufficiente commemorare Marcinelle e ricordare quelle storie di fame e miseria, ma anche di grande dignità che interessano l’epopea migratoria italiana. Per questo a settembre una delegazione di studenti, associazioni di ex minatori e amministratori dei Comuni di Manoppello, Lettomanoppello, Turrivalignani, Serramonacesca visiterà il Bois du Cazier”.

 

Ultimo aggiornamento

Mercoledi 09 Agosto 2023